Il mio Kickstarter è finito!
… E ora?
Questa domanda ci viene posta spesso, anzi spessissimo, ed è giusta. Non sempre i passi successivi sono chiari per chi si trova alle prime armi, quindi ecco una mini-guida!
Dovrebbe essere ovvio: prima del lancio avrete pianificato una tabella di marcia e ora che è finito bisogna rispettarla. Consigliamo di cominciare le lavorazioni appena ricevuto il denaro, senza lasciarsi andare a festeggiamenti troppo lunghi. I piccoli intoppi di lavorazione sono dietro l’angolo, così come quelli più grandi (tipo: Covid-19 che blocca le esportazioni di metà del pianeta).
Non potete impedire alla Pandemia globale di rovinare i vostri piani, però potete lavorare per minimizzare i rallentamenti all’interno delle cose che potete controllare. Scegliete bene i membri del team, non scegliete Stretch-Goal che allungano o complicano troppo i vostri tempi di lavorazione e cercate di raggiungere la meta il prima possibile.
In media un utente su Kickstarter è disposto a tollerare circa un mese di ritardo rispetto alla data prevista. Dopo il mese, inizierà – giustamente – a brontolare, dopo i tre mesi sarà molto arrabbiato, dopo i sei mesi potete aspettarvi la Rivoluzione Francese. E vi assicuriamo: recuperare la fiducia dei vostri sostenitori non sarà facile dopo averla persa. Quindi fate i bravi e restate in tabella di marcia.
Un trucco molto utilizzato, che potrebbe aiutarvi, è comunicare anticipatamente una data di consegna un po’ più lunga del previsto, così da accomodare eventuali imprevisti per arrivare in tempo o, nel caso di una lavorazione efficiente, di poter annunciare una consegna anticipata.
Un errore da evitare è quello di prevedere più lavorazioni, in tempi differenti (per esempio, una serie di manuali di ambientazione o di DLC che arriveranno mesi o anni dopo il primo prodotto). Il problema di queste produzioni è che si allungano troppo nel tempo e non si può prevedere il futuro. Quasi sempre diventano infruttuose e, in più di un caso, hanno portato al fallimento di un editore o di una casa produttrice. Quindi… evitate.
Siete comunque in ritardo, eh? Avete seguito pedissequamente quanto scritto sopra ma qualcosa vi ha rovinato i piani? Beh, è il momento di comunicarlo. Ai vostri sostenitori non piacerà, a voi men che meno, ma è necessario essere trasparenti sui tempi degli eventuali ritardi e rendere chiara la nuova tabella di marcia prima possibile. Potete spiegare tutte le vostre motivazioni, cercando di muovere i backers a compassione, ma il mio consiglio è sempre quello di essere chiari sulle prossime tempistiche più che di avere una buona scusa.
Anche quando va tutto bene ci sono lunghi periodi di tempo, a volte mesi, altre volte addirittura anni, tra l’inizio della lavorazione e la consegna. Consigliamo di utilizzarlo per restare in contatto con i vostri sostenitori, mostrando loro il vostro lavoro e rendendoli partecipi quando qualcosa si muove in maniera più o meno importante.
Non è necessario fare un post a settimana o al mese, meglio comunicare quando si ha qualcosa da comunicare. Viviamo in un mondo iperconnesso e siamo bombardati da informazioni: fate in modo di parlare quando avete qualcosa da dire e i vostri sostenitori saranno più che entusiasti della cosa.
Una buona strategia di comunicazione, sul lungo tempo, è una delle migliori forme di Marketing.
La prima e più ovvia piattaforma per comunicare con i vostri sostenitori è quella del Crowdfunding. Sia Kickstarter, che Indiegogo sia le piattaforme minori hanno sistemi di aggiornamento efficaci e vi consigliamo di utilizzarli. Non è e non deve restare l’unico modo, però. Nel corso della campagna avete sicuramente raccolto delle email, quindi è il momento di utilizzarle per spargere la lieta novella, i sostenitori e le persone che non vi avevano sostenuto durante il crowdfunding saranno contente di sapere che i lavori procedono. Un terzo luogo in cui comunicare è il Gruppo. Avete un gruppo Facebook, canale Telegram, Subreddit o altro? Utilizzatelo per comunicare con i vostri sostenitori in maniera più diretta e, soprattutto, per rispondere alle loro eventuali domande.
Risposta breve: sì. Devi, e non vedo perché non dovresti. I Late Pledge e i Pre-Ordini sono la possibilità migliore per raggiungere le persone che non sono arrivate a sostenere la tua campagna di Crowdfunding, quindi dovresti assolutamente farli. Questo costa uno sforzo in più e richiede un budget dedicato, dato che i Late Pledge si basano soprattutto sull’advertising e dovrai avere nel team una persona capace di farlo.
Esistono molte piattaforme utili a riguardo, su tutte consigliamo Backerkit e Crowdox.
Se vi serve una mano a impostarli siamo a disposizione, scriveteci!
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